lunedì 10 maggio 2010

Ancora su laicità e attuale pervasività del punto di vista ecclesiale cattolico.

A integrazione della lettura comparata dei testi normativi proposti in precedenza, a proposito dell’insegnamento “religioso” nella storia recente della scuola italiana,affronto ora la ricaduta pedagogica sulle Nuove Indicazioni, della C.M. n. 45 Prot. AOO DGOS n. 4198 del 22 aprile 2008,

””””Oggetto: Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione relativamente all'insegnamento della religione cattolica.
Nel corrente anno scolastico 2007-08 è stata avviata la prima attuazione delle Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione, allegate al DM 31-7-2007. Tali Indicazioni sono state oggetto di una prima graduale attuazione nei primi mesi del corrente anno scolastico, secondo le istruzioni fornite dalla Direttiva n. 68 del 3-8-2007, mentre con la nota ministeriale del 31-1-2008 è stata avviata una fase di confronto che dovrebbe condurre le scuole, nella seconda metà del corrente anno scolastico, a sintonizzare i Piani dell'offerta formativa del prossimo anno scolastico con dette Indicazioni.
Come era esplicitato nel testo delle stesse Indicazioni per il curricolo, «l'insegnamento della Religione Cattolica è disciplinato dagli accordi concordatari in vigore. I traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento saranno definiti d'intesa con l'autorità ecclesiastica, come da disposizione concordataria». (DPR 751/85). In attuazione di tale intento, la presidenza della Conferenza episcopale italiana ha proposto a questo Ministero uno specifico progetto di revisione delle indicazioni didattiche già in vigore per l'insegnamento della religione cattolica al fine di armonizzare la collocazione di questa disciplina nel nuovo impianto curricolare della scuola dell'infanzia e delle scuole del primo ciclo. Accertata la coerenza di tale proposta con le linee portanti delle Indicazioni per il curricolo, si ritiene di poter accogliere il documento della Conferenza episcopale italiana e quindi avviare la prima attuazione dei relativi contenuti al fine di consentire anche all'insegnamento della religione cattolica di inserirsi adeguatamente nei Piani dell'offerta formativa che le scuole stanno attualmente redigendo per il prossimo anno scolastico. Pertanto si allega alla presente circolare il documento di lavoro contenente lo Strumento base (Allegato 1), la relativa Legenda (Allegato 2) e il relativo Protocollo (Allegato 3), affinché tutte le scuole possano prenderne visione e tenerne conto nella propria programmazione educativa e didattica e nella redazione dei Piani dell'offerta formativa. “””””””


Una prima analisi,anche solo a partire dall’Indice, del testo delle Nuove Indicazioni, segnala alcune specifiche novità:
• per la prima volta nella storia della scuola italiana,vengono trattate insieme,unitariamente, le ipotesi/proposte pedagogico -programmatiche dell’arco d’età 3/14 anni,includendovi anche l’età scolastica 3/5 anni che, ancorché non compresa di diritto nell’ordinamento scolastico,si vede confermare di diritto, una cittadinanza formativa di fatto;
• tale approccio unitario risulta corroborato dalla correlazione,concettualmente e pedagogicamente fondata, tra campi d’esperienza , aree disciplinari e discipline.

CULTURA SCUOLA PERSONA
• LA SCUOLA NEL NUOVO SCENARIO
• CENTRALITÀ DELLA PERSONA
• PER UNA NUOVA CITTADINANZA
• PER UN NUOVO UMANESIMO
• L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
I BAMBINI, LE FAMIGLIE, L'AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
I CAMPI DI ESPERIENZA
• Il sé e l’altro
• Il corpo e il movimento
• Linguaggi, creatività, espressione
• I discorsi e le parole
• La conoscenza del mondo
LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO
• IL SENSO DELL’ESPERIENZA
• L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE
• LA CITTADINANZA
• L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
DISCIPLINE E AREE DISCIPLINARI
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
• Italiano Lingue comunitarie
• Musica
• Arte e immagine
• Corpo movimento sport

AREA STORICO-GEOGRAFICA
• Storia
• Geografia


• AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA 91
• Matematica Scienze naturali e sperimentali
• Tecnologia

Segue in sequenza il DM 139, 22 agosto 2007 che,non solo riprende l’obbligo scolastico a 16 anni come biennio unitario ,propedeutico alle successive scelte formative e/o lavorative, ma propone, in allegato, un Documento tecnico, di nuovo in significativa correlazione con le ipotesi/proposte pedagogico -programmatiche della scolarità precedente.

Gli ASSI CULTURALI

asse dei linguaggi
prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una lingua straniera; la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l’utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione

asse matematico
riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti.

asse scientifico-tecnologico

riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio.

asse storico-sociale
riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale, europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione

Dando per conosciuti e praticati i due testi nella pratica quotidiana delle scuole,anche in assenza di un convincente e capillare piano di formazione del personale docente,sembra utile qui evidenziare gli interventi di integrazione della CEI,riproducendole con diverso carattere,in sequenza al testo originario.

Dal testo,per il segmento di scuola dell’infanzia :
“”””” CAMPI di ESPERIENZA
Gli insegnanti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò che i bambini vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed errori permettono al bambino,opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione. Pur nell’approccio globale che caratterizza la scuola dell’infanzia, gli insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. In particolare nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza, che a questa età va inteso in modo globale e unitario.””””
Si integra con:
Le attività in ordine all’insegnamento della religione cattolica, per coloro che se ne avvalgono, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini valorizzano la dimensione religiosa, promuovono la riflessione sul loro patrimonio di esperienze e contribuiscono a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori. Per favorire la loro maturazione personale, nella sua globalità, i traguardi relativi all’Irc sono distribuiti nei vari campi di esperienza.

E infatti a
Il sé e l’altro
Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
si aggiunge:
Scopre nel Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di ogni persona e che la Chiesa è la comunità di uomini e persona e che la Chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per iniziare a maturare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose
a
Il corpo in movimento
Identità, autonomia, salute
si aggiunge
Esprime con il corpo la propria esperienza religiosa per cominciare a manifestare adeguatamente con i gesti la propria interiorità, emozioni ed immaginazione.
a
Linguaggi, creatività, espressione
Gestualità, arte, musica, multimedialità
si aggiunge
Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi tipici della vita dei cristiani (feste, preghiere, canti, spazi, arte), per esprimere con creatività il proprio
vissuto religioso.
a
I discorsi e le parole
Comunicazione, lingua, cultura

si aggiunge
Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso
a
La conoscenza del mondo
Ordine, misura, spazio, tempo, natura
si aggiunge
Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.

E tutto questo nella fascia d’età 3/5 anni.

Proseguiamo l’analisi,testi a fronte.

SCUOLA DEL PRIMO CICLO
“”””Il primo ciclo d’istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, già elementare e media. Esso ricopre un arco di tempo fondamentale per l’apprendimento e per la costruzione dell’identità degli alunni, nel quale si pongono le basi e si sviluppano le competenze indispensabili per continuare ad apprendere a scuola e lungo l’intero arco della vita. La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di
ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità,previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione.
In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura””””
a
IL SENSO DELL’ESPERIENZA
si aggiunge

Riflettono e si interrogano sul senso della loro esperienza per elaborare ed esprimere un progetto di vita, che si integri nel mondo reale in modo dinamico, armonico ed evolutivo

mentre si lasciano inalterate le altre voci della premessa unitaria
L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE
LA CITTADINANZA
L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

Ma nella sequenza delle discipline e delle aree disciplinari , nell’AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA,che comprende
Italiano
Lingue Comunitarie
prima e seconda lingua straniera
Musica
Arte e immagine
Corpo movimento sport
dopo arte e immagine
si aggiunge
Religione cattolica
Il confronto esplicito con la dimensione religiosa dell’esperienza umana svolge un ruolo insostituibile per la piena formazione della persona. Esso permette, infatti, l’acquisizione e l’uso appropriato di strumenti culturali che, portando al massimo sviluppo il processo di simbolizzazione che la scuola stimola e promuove in tutte le discipline, consente la comunicazione anche su realtà altrimenti indicibili e inconoscibili.
Il confronto, poi, con la forma storica della religione cattolica svolge un ruolo fondamentale e costruttivo per la convivenza civile, in quanto permette di cogliere importanti aspetti dell’identità culturale di appartenenza e aiuta le relazioni e i rapporti tra persone di culture e religioni differenti.
La religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio culturale, storico ed umano della società italiana; per questo, secondo le indicazioni dell’Accordo di revisione del Concordato, la Scuola Italiana si avvale della collaborazione della Chiesa cattolica per far conoscere i principi del cattolicesimo a tutti gli studenti che vogliano avvalersi di questa opportunità. L’insegnamento della religione cattolica (Irc) a scuola, mentre offre una prima conoscenza dei dati storico-positivi della Rivelazione cristiana, favorisce e accompagna lo sviluppo
intellettuale e di tutti gli altri aspetti della persona, mediante l’approfondimento critico delle questioni di fondo poste dalla religione stessa. Per tale motivo, come espressione della laicità dello stato,l’Irc è offerto a tutti in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del cristianesimo,come radice di tanta parte della cultura italiana ed europea. Stanti le disposizioni concordatarie, nel rispetto della libertà di coscienza, è data agli studenti la possibilità di avvalersi o meno dell’Irc. La proposta educativa dell’Irc consistente nella risposta cristiano-cattolica ai grandi interrogativi posti dalla condizione umana (ricerca identitaria, vita di relazione,complessità del reale, scelte di valore, origine e fine della vita, radicali domandedi senso …), sarà offerta nel rispetto del processo di crescita della persona e con modalità diversificate a seconda della specifica fascia d’età, approfondendo le implicazioni antropologiche, sociali e valoriali, e promuovendo un confronto mediante il quale la persona, esercitando la propria libertà, riflette e si orienta per la scelta di un responsabile progetto di vita. Emerge così un ulteriore contributo dell’Irc alla formazione di persone capaci di dialogo e di rispetto delle differenze, di comportamenti di reciproca comprensione, in un contesto di pluralismo culturale e religioso.
In tal senso l’Irc – al di là di una sua collocazione più propria nell’area linguistico -artistico- espressiva – si offre anche come preziosa opportunità per l’elaborazione di attività interdisciplinari, per proporre percorsi di sintesi che, da una peculiare angolatura, aiutino gli allievi a costruire mappe culturali in grado di ricomporre nella loro mente una comprensione sapienziale e unitaria della realtà.
I traguardi per lo sviluppo delle competenze sono formulati in modo da esprimere la tensione verso tale prospettiva e collocare le differenti conoscenze e abilità in un orizzonte di senso che ne espliciti per ciascun alunno la portata esistenziale.
Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età sono articolati in quattro ambiti tematici:
- Dio e l’uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali del cristianesimo;
- la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla conoscenza;
- il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non verbali;
- i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli elementi squisitamente religiosi con la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile e responsabile.

e a
Corpo movimento sport
si aggiunge
A partire dal confronto interculturale e interreligioso, l'alunno si interroga sulla propria identità e sugli orizzonti di senso verso cui può aprirsi, affrontando anche le essenziali domande religiose e misurandosi con i codici simbolici con cui esse hanno trovato e trovano espressione. In tale contesto si collocano gli strumenti per cogliere, interpretare e gustare le espressioni culturali e artistiche offerte dalle diverse tradizioni religiose e l'insegnamento della religione cattolica, impartito secondo gli accordi concordatari e le successive intese.

Nessun’altra integrazione a

AREA STORICO-GEOGRAFICA
Storia ,Geografia

e a
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Matematica, Scienze naturali e sperimentali,Tecnologia

Alla Ricerca Azione del biennio “sperimentale (2007/2009) delle Nuove Indicazioni si affida poi la “prova su campo” delle integrazioni proposte dalla CEI e valutate coerenti dal MIUR,come sopra documentato. Ma le integrazioni più sconcertanti si ritrovano nella declaratoria degli Obiettivi di Apprendimento (OA) e nei Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze (TSC) il cui obiettivo è:La finalità di tutta l’operazione è quella di giungere a definire nuovi OA e TSC per l’Irc nelle scuole dell’infanzia e nel primo ciclo d’istruzione in tempo utile per vederne inserito il testo nella versione definitiva delle Indicazioni, di cui si prevede l’entrata in vigore nell’anno scolastico 2009-10.,per il quale la CEI ha attivato anche un piano pluriennale di formazione per i docenti di religione cattolica e un monitoraggio sistematico .
Sembra evidente che una tale azione dovrebbe/dovrà vedere coinvolti tutti i docenti…….
Per non appesantire il contributo che ha già analizzato punto per punto i documenti generali a confronto,non si procede all’analisi degli OA e dei TSC,che in ogni caso confermano e corroborano la valutazione che qui si intende proporre. Oltre l’obiettivo funzionale e temporale sopra dichiarato è molto più rilevante e incidente l’obiettivo esplicito, sistematicamente praticato,e dichiarato coerente (!)dal MIUR con l’obiettivo istituzionale della scuola pubblica.
Tale obiettivo viene praticato tramite l’uso della stessa struttura semantica e concettuale del testo originario,ma soprattutto dalla scelta di distribuire le attività dell’IRC nei vari campi d’esperienza prima, e di istituire una specifica “disciplina” ,la religione cattolica,nei successivi segmenti scolastici. A costo anche di effettuare scelte paradossali,come la collocazione dell’Irc in Il corpo in movimento (nei campi d’esperienza) e in Corpo movimento sport (nelle aree disciplinari),cui si affida il “confronto interculturale e interreligioso” !
Si vuole evitare tuttavia che la collocazione della “disciplina Irc “ in quest’area sia riduttiva delle sue “potenzialità” pedagogiche e pertanto si segnala l’utilità di attivare percorsi interdisciplinari di carattere storico- culturale e ,perché no, anche del confronto interculturale e interreligioso,in cui si chiarisca e si consolidi l’identità culturale di appartenenza, tramite la quale affrontare le relazioni e i rapporti tra persone di culture e religioni differenti.


Incognita,al momento la successiva declinazione negli Assi Culturali del biennio unitario e nel triennio della scuola secondaria di 2° grado,quando agiranno anche le scelte autonome degli studenti.
Oggettivamente siamo in presenza di una sistematica operazione pervasiva e trasversale dell’Irc su tutto l’impianto pedagogico –culturale e programmatico della scuola pubblica che,paradossalmente, nelle intenzioni dichiarate, proprio per questo sarebbe il tratto di laicità della scuola italiana.
Al contrario, questa operazione accende oggettivamente un dèjà vu della scuola italiana : intenzioni e pratiche dei Programmi Ermini della scuola elementare (1955) in cui la religione cattolica del Concordato precedente (1929) figurava come “fondamento e coronamento dell’educazione”


Rosanna Facchini

14 aprile 2010